Articolo a cura del dr. Massimo Natale

Si intende quella branca della medicina anestesiologica che induce nei pazienti uno stato di incoscienza apparente: il paziente è sedato, ma risponde ai comandi del dentista, aprendo la bocca, girandosi da un lato, ma senza percepire assolutamente le procedure in atto. E’ un po’ come sognare ad occhi aperti. Al punto che il paziente, al termine dell’intervento,  puntualmente chiede all’Odontoiatra: quando cominciamo? Quando invece tutto è già terminato.

Ovviamente, la sedazione cosciente è attuata da un medico specialista in anestesia e rianimazione. La presenza dell’anestesista consente al dr. Natale, durante gli interventi, di dedicarsi esclusivamente e profondamente alla pratica chirurgica, visto che il paziente è sedato e le sue funzioni vitali sono costantemente monitorate dal collega anestesista, che allestisce nella sala chirurgica una piccola sala operatoria.

Al termine dell’intervento, il paziente esce dalla sala assolutamente sulle proprie gambe, tranquillo e sereno, e senza aver avvertito assolutamente alcun dolore e, soprattutto, neanche la percezione dell’intervento subito.

Quando praticare la sedazione cosciente?

Di default in alcune terapie, come la chirurgica complessa, a scelta del paziente in altre.

Interventi maggiori, come l’implantologia full-arch post estrattiva a carico immediato: vengono tolti tutti o quasi tutti i denti del paziente (evidentemente compromessi, altrimenti non andrebbero tolti!) e immediatamente inseriti 4-8 impianti per arcata. Tali interventi sono indolore, ma lunghi e indaginosi, e la sedazione ci garantisce di terminare l’intervento in tutta tranquillità e senza intoppi di sorta.

Pazienti compromessi da un punto di vista sistemico, che abbiano patologie più o meno gravi: previa valutazione da parte dell’anestesista sulla fattibilità dell’intervento, si preferisce intervenire in tali casi in sedazione, per ridurre lo stress nel paziente e monitorarne costantemente le funzioni vitali.

Pazienti non collaboranti, che si muoverebbero continuamente in caso di manovre odontoiatriche.

Pazienti fobici: quelli che hanno paura dell’ago o della turbina e che in genere vivono con grande ansia la prestazione del dentista, sia pur semplice, come una cura o una devitalizazione.

La sedazione cosciente endovenosa è veramente una risorsa nel nostro studio odontoiatrico, e ci ha consentito in questi anni di affrontare e risolvere con successo situazioni veramente complicate, per noi e per il nostro paziente.